LA NUOVA FATTISPECIE DI MALTRATTAMENTI CONTRO FAMILIARI E CONVIVENTI

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L'attenzione dimostrata dal Legislatore, intervenuto in merito con il recente d.l. 14 agosto 2013, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119 (c.d. “legge sul femminicidio”), ha suggerito la creazione di un testo capace di affrontare le questioni più complesse.

Descrizione

L’attenzione dimostrata dal Legislatore, intervenuto in merito con il recente d.l. 14 agosto 2013, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119 (c.d. “legge sul femminicidio”), ha suggerito la creazione di un testo capace di affrontare le questioni più complesse che interessano, sia sotto il profilo sostanziale che procedurale, i maltrattamenti contro familiari e conviventi. Il formulario, nonché l’appendice normativa, conferiscono al testo maggiore completezza, permettendo all’operatore del diritto di destreggiarsi agevolmente nella risoluzione delle problematiche più complesse che pone sul tappeto tale delicatissima materia.

I – La struttura del delitto di maltrattamenti / 1.1 Caratteri generali 1.2 Il bene giuridico protetto 1.3 I presupposti del reato 1.4 I soggetti del reato 1.5 La condotta. Il maltrattamento e l’abitualità del reato 1.5.1 (segue) I maltrattamenti in forma omissiva 1.5.2 (segue) La condizione di sopraffazione 1.6 Lesioni gravi o gravissime e morte della vittima come conseguenza dei maltrattamenti 1.7 Consumazione e tentativo 1.8 L’elemento soggettivo 1.9 Le altre circostanze aggravanti ed attenuanti / II – I rapporti con altre fattispecie di reato / 2.1 La problematica del concorso formale o materiale 2.2 La riduzione o mantenimento in schiavitù o servitù 2.3 Il sequestro di persona 2.4 L’impiego dei minori nell’accattonaggio 2.5 L’abuso dei mezzi di correzione o disciplina / III – La tutela penale e civile / 3.1 L’accertamento dei maltrattamenti a danno di soggetti “deboli” 3.2 La tutela penale. L’arresto in flagranza 3.3 Le misure cautelari applicabili ai maltrattamenti. Gli arresti domiciliari 3.3.1 (segue) Divieto e obbligo di dimora 3.4 La tutela offerta dalla legge n. 154/2001 e dal d.l. 13 febbraio 2009, n. 11 3.4.1 (segue) L’allontanamento dalla casa familiare 3.4.2 (segue) Il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima 3.5 La tutela civile. Gli ordini di protezione 3.5.1 (segue) Il contenuto degli ordini di protezione 3.5.2 (segue) L’ordine di allontanamento previsto dalla legge 149/2001 / IV – I maltrattamenti all’interno dei diversi contesti sociali / 4.1 Maltrattamenti e atti persecutori (c.d. stalking) 4.2 Maltrattamenti e reati in ambito sessuale 4.3 I maltrattamenti all’interno dell’ambito scolastico ed educativo 4.4 I maltrattamenti e il “mobbing” 4.5 La problematica del maltrattamento ed il rispetto dei principi religiosi  // Appendice normativa //  Formulario / 1. Richiesta della persona offesa della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare (art. 282-bis c.p.p.) 2. Richiesta al P.M. affinché chieda al giudice di ingiungere il pagamento di somme a favore di persona convivente con l’indagato (art. 282-bis, terzo comma, c.p.p.) 3. Ordinanza di divieto/obbligo di dimora (art. 283 c.p.p.) 4. Richiesta di riesame dell’ordinanza che dispone l’obbligo di dimora (artt. 283, 309 c.p.p.) 5. Ordinanza di arresti domiciliari (art. 284 c.p.p.) 6. Richiesta di adozione di ordini di protezione contro gli abusi familiari (artt. 342-bis e 342-ter c.c., art. 736-bis c.p.c.) 7. Formula da utilizzare per reclamo avverso l’adozione di ordine di protezione contro gli abusi familiari (artt. 342-bis e 342-ter c.c., art. 736-bis, quarto comma, c.p.c.)

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